20.50 WEMBLEY STADIUM – Elton John

Scende la notte a Wembley e alle 20.50 entra in scena Elton John. Il primo brano “I’m Still Standing” del 1984 è in parte rovinato da disturbi tecnici, ma la presenza scenica del baronetto supera tutto

Per il secondo brano di Elton John al Live Aid si torna nel 1973 con “Bennie and the Jets”. Sul palco insieme al baronetto una multitudine di musicisti e coristi con improbabili calzoncini da jogging: Tony Rivers, Mick Clark, Alan Carvell e Kiki Dee. Agli strumenti: Davey Johnstone (Chitarra), David Patton (Basso), Fred Mandel (Tastiere), l’inseparabile Ray Cooper (percussioni), Charlie Morgan (batteria), Rick Taylor (Trombone), David Bitelli (sassofono) e Paul Spong (tromba)

“Rocket Man” è una delle canzoni più famose del cantautore britannico, scritta nel 1972 e ispirata dalle frequenti missioni spaziali dell’epoca che facevano presagire un futuro ipertecnologico. Con questo brano Elton John conquista Wembley.

Dopo aver presentato tutta la band, Elton John chiama vicino a lui Kiki Dee per eseguire una strepitosa “Don’t Go Breaking My Heart” del 1976.

“Don’t Let the Sun Go Down on Me” una delle canzoni più celebri di Elton John viene “ceduta” a Geroge Micheal e a Andrew Ridgeley, the Wham!

L’esecuzione è strepitosa e verrà replicata nel 1991 in concerto a Wembley. La canzone tornò ad essere per la terza volta un successo mondiale

Questa è l’unica esibizione di George Michael al Live Aid, nonostante fosse ai vertici delle classifiche mondiali di tutto il mondo con “Everything She Wants”

Elton John conclude il suo show cantando a sorpresa un brano del 1963 composta da Brian Holland , Lamont Dozier e Eddie Holland per il cantante statunitense Marvin Gaye: “Can I Get a Witness”

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